Formazione con i modelli di intelligenza artificiale

Formazione con i modelli di intelligenza artificiale

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Nel caso in cui i modelli generativi del linguaggio vengano addestrati su grandi quantità di dati di alta qualità possono diventare un ottimo strumento formativo.

Tali modelli non sono affatto esenti da errori ma non lo sono neppure gli insegnanti in carne ed ossa. Ciò che serve da parte di chi li usa è una buona dose di senso critico e di capacità di valutazione.

Spesso ci si orienta alla definizione del prompt perfetto, quello che in un sol colpo genera le istruzioni necessarie in grado di far generare al modello un articolo specialistico su un certo tema, ma in realtà la via migliore è più complessa.

Meglio conversare e permettere al modello di avere come riferimento un contesto ampio in grado di fargli comprendere meglio ciò che vogliamo sapere.

Uno schema che sembra abbastanza efficace è quello rappresentato da una sequenza di richieste di approfondimento o altro che abbiano come input parti delle risposte precedentemente date dall’AI. Le prime domande dovrebbero riguardare aspetti generali di un certo argomento. Addirittura si potrebbe chiedere all’AI di mostrare un elenco di argomenti importanti inerenti un certo tema principale. Successivamente le domande devono essere via via sempre più specifiche e riguardare approfondimenti di aspetti o questioni che il modello espone nelle sue risposte. Oltre ad approfondimenti, possono essere richieste definizioni, esempi, metafore per migliorare la comprensione.

Utilizzando questo schema che reitera più volte la richiesta di approfondimento su alcuni aspetti dell’argomento automaticamente si orienta il modello dove vogliamo noi per la completa comprensione di un argomento.

Grazie al software HumAI si può utilizzare la funzione di prompt rapido che permette di reiterare le richieste di approfondimento, di definizione e di invio di esempio semplicemente selezionando del testo nella risposta dell’AI e cliccando con il tasto destro del mouse come si fa con il copia e incolla.

Questi modelli sono stati creati per rispondere alle domande e non si stancano mai. Non c’è un interlocutore umano dall’altra parte.

Sembra una banalità ma esserne consapevoli durante la conversazione con l’AI ci permette di non temere di fare domande, anche quelle che potremmo ritenere banali o stupide e che non faremmo mai ad un insegnante umano. Possiamo chiedere di ripetere una spiegazione rendendola più semplice. Un prompt utile in proposito è il seguente:

Spiega il seguente argomento: “argomento” ad una persona che non possiede alcuna preparazione su questo tema. Definisci con degli esempi le parole che potrebbero non essere comprese da chi non conosce l’argomento.

Questo è un esempio di prompt parametrico utilizzato dal software HumAI. Il programma consente di salvare il modello del prompt e di valorizzare i parametri all’occorrenza.

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