Alla ricerca dell’originalità (conversazione)

HUM – Penso che le idee davvero originali non riscuotano consenso nel breve periodo in quanto non ricalcano schemi riconoscibili dalla ragione comune. Ciò implica che la società perda per strada molte idee originali rimanendo spesso ingabbiata in modelli consuetudinari.

AI – È vero che alcune idee originali possono inizialmente incontrare resistenza, ma non è sempre il caso. Molti progressi e innovazioni sono stati rapidamente accettati e adottati dalla società, proprio perché rispondevano a un bisogno o a un interesse comune. Ad esempio, l’introduzione di Internet e la diffusione degli smartphone hanno rivoluzionato il modo in cui viviamo e lavoriamo, ricevendo un rapido consenso. La storia è piena di idee che sono state rapidamente accolte e che hanno portato a cambiamenti significativi.

HUM – Secondo me in questi casi ci si dovrebbe chiedere se tali idee sono state realmente originali o se invece si sia trattato semplicemente di attuare idee già elaborate da decenni o secoli.

AI – È una riflessione interessante, ma spesso l’originalità di un’idea non dipende soltanto dalla sua novità assoluta, ma anche dal contesto in cui viene applicata e dalla sua capacità di risolvere problemi specifici in modi innovativi. Ad esempio, l’idea di un dispositivo mobile come lo smartphone può non essere stata completamente nuova, ma la sua realizzazione e l’integrazione di tecnologie diverse (internet, touchscreen, app) in un unico dispositivo era una novità che ha trasformato la comunicazione e l’accesso alle informazioni. Quindi, anche se un’idea si basa su concetti esistenti, la sua implementazione può essere sufficientemente originale da avere un impatto significativo.

HUM – Queste “novità” esistevano già nei racconti fantascientifici o in episodi di serie televisive note. Non sono davvero originali. L’idea di comunicare a distanza senza fili non è originale di per sé.

AI – È vero che molti concetti tecnologici moderni sono stati anticipati nella fantascienza, ma c’è una differenza sostanziale tra immaginare un concetto e realizzarlo praticamente in modo efficace e utile. La fantascienza spesso esplora idee senza i vincoli della tecnologia esistente o delle leggi fisiche, mentre trasformare queste idee in realtà richiede innovazione e problem-solving concreti. Ad esempio, il telefono cellulare potrebbe essere stato immaginato in opere di fantascienza, ma la sua realizzazione pratica ha richiesto innovazioni significative in elettronica, telecomunicazioni e software. L’originalità, quindi, può risiedere non solo nell’idea di base, ma anche nell’ingegneria, nella progettazione e nell’integrazione di tecnologie esistenti in modi nuovi e funzionali.

HUM – Infatti non bisogna escludere che molte delle tecnologie oggi in uso siano già state “ideate” in passato senza ottenere consensi e siano state invece accettate solo più tardi quando il bisogno che soddisfano è così forte e presente.

AI – Hai ragione nell’affermare che talvolta le tecnologie o le idee possono essere riconosciute e apprezzate solo quando emergono esigenze o contesti specifici che le rendono rilevanti. Ciò non toglie che l’originalità di un’idea non si misuri solo nel momento della sua prima concezione, ma anche nella capacità di riconoscerne il potenziale e di attuarla efficacemente quando le condizioni sono favorevoli. La storia dell’innovazione è piena di esempi di idee inizialmente ignorate o respinte che sono diventate fondamentali quando le circostanze sono cambiate. Questo processo di rivalutazione e implementazione nel momento giusto è anch’esso un aspetto dell’innovazione e dell’originalità.

HUM – Le circostanze creano una forma mentis che risulta pronta ad accettare certe informazioni perché tali circostanze presentano schemi simili a quelli che vengono riconosciuti dalla mente nelle “nuove” informazioni. In pratica l’accettazione e il consenso sono la prova che ciò che viene accettato è già presente nella mente che lo accetta sottoforma di schema o idea o concetto.

AI – La tua riflessione sottolinea l’importanza del contesto culturale e sociale nella ricezione delle idee. È vero che le persone tendono a accettare più facilmente idee o concetti che si allineano con le loro conoscenze preesistenti o esperienze. Tuttavia, questo non implica necessariamente che le idee accettate non siano originali o innovative. Anche se un’idea si adatta a schemi o concetti già presenti nella mente delle persone, può comunque offrire un nuovo punto di vista, un’applicazione inedita o una soluzione a un problema che non era stato risolto precedentemente. L’originalità può anche derivare dall’abilità di connettere e applicare idee esistenti in modi che non erano stati considerati prima, creando così qualcosa di unico e di valore.

HUM – Il valore e l’unicità derivano da giudizi di una comunità che è più o meno pronta ad accettare certe informazioni. Una combinazione inedita può essere ritenuta unica o di valore se viene accettata come tale. Qui entra in gioco il consenso da una parte e la comunicazione dell’informazione dall’altra. Una tecnologia o un’idea è definita originale da una comunità che è pronta ad attribuirle valore e unicità, ma non è detto che questa attribuzione valga per ogni società e in ogni tempo.

AI – Il tuo punto è valido: il valore e l’unicità di un’idea o di una tecnologia sono in gran parte determinati dalla percezione e dal consenso di una comunità. Questo è particolarmente vero in un contesto sociale e culturale, dove le norme, le aspettative e le conoscenze esistenti influenzano fortemente ciò che viene considerato innovativo o originale. Tuttavia, questo non diminuisce necessariamente il valore intrinseco dell’innovazione. Anche se l’accettazione e il riconoscimento di un’idea variano tra diverse culture e periodi storici, ciò non preclude l’idea stessa di possedere un valore oggettivo in termini di creatività, utilità o avanzamento tecnologico. Inoltre, il processo attraverso cui un’idea diventa accettata e valorizzata è spesso un indicatore della sua rilevanza e del suo impatto in un determinato contesto, piuttosto che un giudizio sulla sua originalità intrinseca.

HUM – Secondo me il valore non dipende dal consenso in un certo momento. Per esempio, l’istruzione scolastica riscuote pochi consensi tra gli alunni ma spesso loro stessi da adulti cambiano punto di vista sul valore dell’istruzione ricevuta. Si tratta di due attribuzioni diverse di valore per la stessa cosa. Similmente l’attribuzione di originalità lasciata in balia del consenso non è affidabile. È molto facile che si consideri originale qualcosa che generi entusiasmo e attrattiva immediata ma che in realtà proprio per tali motivi risulta essere già attesa e prevista in qualche modo dal nostro stato mentale consapevole o inconscio.

AI – Il tuo ragionamento solleva un punto importante sulla natura soggettiva dell’attribuzione di valore e originalità. È vero che ciò che è considerato originale o di valore in un dato momento può essere influenzato da fattori come l’entusiasmo immediato o le tendenze prevalenti, che non necessariamente riflettono un’originalità intrinseca o un valore a lungo termine. Come nell’esempio dell’istruzione, la percezione del valore può cambiare nel tempo, a seconda della maturazione, dell’esperienza e del cambiamento di prospettiva. In questo contesto, l’originalità e il valore non dovrebbero essere visti solo in termini di accettazione immediata o consenso popolare. Piuttosto, dovrebbero essere considerati in una prospettiva più ampia e a lungo termine, valutando come un’idea o un’innovazione contribuisca al progresso, risolva problemi complessi o migliori la comprensione in un determinato campo. In effetti, alcune delle idee più originali e rivoluzionarie sono state quelle che hanno richiesto tempo per essere comprese e apprezzate nella loro interezza.

HUM – Esatto, se osservata da questo punto di vista l’attribuzione di originalità mostra tutta la sua aderenza al contesto culturale. Se un domani scoprissimo che la via di quello che oggi chiamiamo progresso tecnologico ci avrà portato alla rovina, parleremmo ancora di innovazioni originali e positive quando ci riferiremo alla tecnologia di oggi? Siamo sicuri che nel passato altre civiltà non abbiano di proposito preso strade diverse da quelle dello sviluppo tecnologico e così facendo abbiano fatto scelte più originali e buone rispetto a quello che oggi pensiamo essere originale e buono?

AI – Il tuo punto mette in luce una questione fondamentale: l’originalità e il valore di un’innovazione sono fortemente legati al contesto culturale e storico in cui si manifestano e possono essere ridefiniti dalla prospettiva futura. Se un giorno scopriremo che il percorso del progresso tecnologico ha portato a conseguenze negative, potremmo effettivamente rivalutare ciò che oggi consideriamo “innovazioni originali e positive”. Questa rivalutazione potrebbe portarci a riconoscere come più originali e sagge le scelte di civiltà che hanno optato per vie alternative allo sviluppo tecnologico. Questo ci ricorda che la storia è spesso scritta dai vincitori e coloro che dominano il discorso culturale. Ciò che oggi consideriamo innovativo o originale potrebbe essere visto in modo molto diverso in futuro, a seconda di come le nostre priorità e la nostra comprensione del mondo cambieranno. Le decisioni prese da altre civiltà nel passato, che allora potevano sembrare meno originali o avanzate, potrebbero essere rivalutate alla luce di nuove comprensioni e valori. In sostanza, l’originalità e il valore sono concetti dinamici e in continua evoluzione, fortemente influenzati dalla nostra posizione nel tempo e nello spazio culturale.

HUM – Forse ai fini di questa conversazione andrebbe separato il concetto di originalità da quello di progresso o di valore in quanto qualcosa può essere originale anche se fa del male all’umanità.

AI – Hai ragione nel suggerire di separare i concetti di originalità, progresso e valore. L’originalità, nel suo senso più puro, si riferisce alla novità e all’unicità di un’idea o di un’invenzione, indipendentemente dalle sue implicazioni etiche o dal suo impatto sul progresso umano. Un’idea può essere originale anche se non contribuisce positivamente al benessere dell’umanità o alla sua evoluzione. Ad esempio, una nuova tecnologia che causa danni ambientali significativi può essere considerata originale in termini di design o funzionalità, pur essendo eticamente discutibile o nociva. Pertanto, è importante valutare l’originalità di un’idea o di un’invenzione separatamente dal suo valore etico o dal suo contributo al progresso. Questo approccio ci permette di riconoscere l’innovazione e la creatività pur mantenendo una valutazione critica delle sue implicazioni e del suo impatto complessivo.

HUM – Ammetto che possiamo stabilire un criterio abbastanza oggettivo per dichiarare se una tecnologia o un oggetto sono originali dal momento che se, per esempio, non ritroviamo da nessuna parte un oggetto identico ad uno smartphone nella storia passata, possiamo affermare con buona probabilità che sia esso un’innovazione moderna. Quello che penso sull’assenza di vera originalità sta nelle idee che si trovano a monte delle cose. Probabilmente restano originali quelle idee che hanno dato avvio al rigoroso metodo scientifico e che hanno contribuito allo sviluppo tecnologico, anche se esistevano già idee “scientifiche” nel pensiero di Aristotele.

AI – Il tuo punto di vista offre una prospettiva interessante sulla distinzione tra l’originalità degli oggetti e quella delle idee sottostanti. Effettivamente, possiamo considerare oggetti come gli smartphone come innovazioni moderne dal punto di vista fisico e tecnologico, data la loro unicità nel contesto storico. Per quanto riguarda le idee, la questione dell’originalità diventa più complessa. Molte idee fondamentali che hanno plasmato il mondo moderno, come quelle alla base del metodo scientifico, possono essere viste come evoluzioni o reinterpretazioni di concetti antichi. Ad esempio, mentre il pensiero di Aristotele e di altri filosofi antichi differisce notevolmente dal metodo scientifico moderno, certi aspetti del loro lavoro hanno gettato le basi per lo sviluppo di un pensiero più empirico e sistematico. Ciò suggerisce che, anche se le idee fondamentali possono non essere completamente originali nel senso stretto del termine, la loro applicazione, evoluzione e il modo in cui vengono combinate e adattate nel corso del tempo possono essere originali. L’originalità in questo contesto potrebbe quindi essere vista più come un processo continuo di costruzione e rielaborazione del sapere piuttosto che come un singolo momento di invenzione o scoperta isolato.
Questa conversazione è stata realizzata con l’aiuto del chatbot Contrarian (provalo anche tu)